mercoledì 14 aprile 2010

Maria Sofia, l'ultima regina di Napoli

Antonio De Matteo
è un ufficiale al fianco dell'eroina di Gaeta

"Nessuna vanità nella bellezza dei guerrieri.
Disperazione estrema nel miserabile orgoglio della fine. Sapevamo che era la fine, non serviva un indovino a predirla. Potevamo venderci anche noi al nemico in cambio di un ruolo di prestigio nella futura e sconosciuta Italia. E invece decidemmo di chiuderla così, con onore.
Lei volle che fosse chiusa così. Con onore.."

regia di Massimo Piccolo

Sante Madonne o Malefemmene? La storia aveva imposto loro un ruolo, ma queste donne erano già molto di più. Una rassegna di storie al femminile; protagoniste perdute e ritrovate, sante dalla vocazione autentica o presunta, donne virtuose, devote, appassionate, peccatrici, dannate: una confusione di ruoli e figure, una profusione di sfumature; colori di mezzo dove siamo noi; e quando crediamo di aver capito tutto, ancora loro, con un coupe de theatre, tornano a sorprenderci.

Da Lucrezia d’Alagno, la vergine che ammansì Alfonso d’Aragona a Ciulla De Caro commediante cantarinola armonica puttana, prima impresaria nella Napoli del Seicento, alla vocazione straordinaria di Sant’Orsola, alla passione di Maria Sofia… Donne, insomma, che ci sorprenderanno contro ogni stereotipo; figure accomunate e trascinate sotto l’ombra del Vesuvio fumante, napoletane prestate a Napoli, perché ne faccia, sulla sponda del suo golfo, le vergini peccatrici da cui si generano miti oscuri e luminose leggende.

associazione culturale luna di seta
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